Analisi del rischio clinico del percorso del paziente in un centro di radioterapia avanzata mediante metodologia F.M.E.A.

##plugins.themes.bootstrap3.article.main##

Claudio Pobbiati
Massimo Monturano
Andrea Vavassori
Marianna Gerardi
Massimo Sarra Fiore
Elena Rondi
Enrica Borghetti
Fabio Castellini
Valerio Scroffi
Camilla Arrobbio
Fabiana Castelluccia
Valeria Gandellini
Saverio Greco
Assuntina Leppa
Barbara Alicja Jereczek-Fossa

Abstract

Lo studio nasce dalla volontà di garantire costantemente elevati standard di sicurezza e qualità delle cure in uno scenario di incremento della domanda sanitaria che richiede, anche, mantenimento di processi produttivi efficienti.

La decisione di studiare il processo del paziente in Radioterapia mediante la metodologia FMEA (Failure Mode and Effect Analysis) al fine di identificare e gestire i rischi per i pazienti è scaturita da un interesse della Divisione di Radioterapia e del Management dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) IRCCS di Milano in considerazione degli alti volumi di attività: il reparto ha subito una notevole trasformazione nel corso degli ultimi sette anni, aumentando il numero di acceleratori ed il numero di pazienti trattati, passando da 2.197 (2011) a 3.194 (2017).

Sono cambiate le modalità di terapia e le tempistiche di ogni seduta, infatti la maggior parte dei pazienti attuali riceve trattamenti di alta complessità (radioterapia a intensità modulata, radioterapia guidata dalle immagini, radioterapia stereotassica, etc.).

Obiettivo dello studio

Lo scopo di questo lavoro è definire uno strumento di pratico utilizzo e manutenzione per la gestione proattiva del rischio clinico, mediante l’analisi dell’intero percorso radioterapico del paziente: dalla sua prima visita medica sino alla dimissione e successivi follow-up; e testarlo somministrandolo, sotto forma di questionario, ai dipendenti, cercando di coinvolgere rappresentanze numericamente significative di professionisti.

Materiali e metodi

Facendo tesoro di altre esperienze di studi FMEA già condotti in Istituto in altri ambiti, si è deciso di:

  • costituire più gruppi di lavoro multidisciplinare (con uno o due componenti di ogni professione) al fine di definire i sotto-processi, i modi di errore e l’entità del danno potenziale.
  • proporre a tutti i professionisti sanitari della radioterapia la partecipazione alla definizione della frequenza dei modi di errore nel loro vissuto, utilizzando questionari e scale di valori predefinite.

Per la definizione del valore “danno” e l’attribuzione della frequenza ponderata di accadimento dei vari Failure mode si è voluto evitare l’effetto, potenzialmente involontario, di mitigazione del rischio dovuto alla presa di consapevolezza delle correlazioni tra frequenza di accadimento e danno.

I professionisti coinvolti non erano a conoscenza dei risultati ottenuti.

Risultati

Lo studio è stato effettuato con una partecipazione ampia dei professionisti coinvolti nel percorso del paziente (88,6% del personale coinvolto nello studio ha risposto ai questionari somministrati nella prima parte dello studio; il 69,7%, invece, è stato il tasso di partecipazione nella seconda parte dello studio), consentendo quindi di superare i limiti soggettivi dovuti alla scarsa rappresentatività numerica dei professionisti solitamente coinvolti ed alla mancanza di dati statistici oggettivi sui near miss. Sono state individuate 44 criticità (14% di tutti i Failure studiati) che richiedono la pianificazione di intervento.

Conclusioni

Il lavoro ha portato alla definizione di un modello con analitica descrizione e quantificazione del rischio clinico per tutti i modi di errore mediante un “Risk Priority Number” (RPN) di tutti i sotto-processi del percorso del paziente, dal quale emerge che le aree di criticità che necessitano di un intervento sono ridotte. Sono state individuate diverse azioni di miglioramento per ridurre il rischio clinico. Il modello consente una gestione dinamica nel tempo del rischio clinico legato ad un determinato processo e trasferibile presso altre radioterapie.

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili

##plugins.themes.bootstrap3.article.details##

Come citare
Pobbiati, C., Monturano, M., Vavassori, A., Gerardi, M., Sarra Fiore, M., Rondi, E., Borghetti, E., Castellini, F., Scroffi, V., Arrobbio, C., Castelluccia, F., Gandellini, V., Greco, S., Leppa, A., & Jereczek-Fossa, B. A. (2019). Analisi del rischio clinico del percorso del paziente in un centro di radioterapia avanzata mediante metodologia F.M.E.A. Journal of Biomedical Practitioners, 3(1). https://doi.org/10.13135/2532-7925/3375
Sezione
Articoli

Riferimenti bibliografici

[1] Novaco F, Damen V: “La gestione del rischio clinico”, Centro Scientifico Editore, Torino, 2004

[2] D’Emilio G: “Analisi e gestione del rischio clinico e applicazione alle macchine della radioterapia”, Tesi di Laurea Politecnico di Milano, relatore: Marcello Crivellini – aa 2011/2012

[3] Huq MS, Fraass BA, Dunscombe PB, et al.: “The report of Task Group 100 of the AAPM: application of risk analysis methods to radiation therapy quality management”, Med. Phys. 2016; 43:4209-4262

[4] “Ministero della Salute” – Temi e Professioni – Qualità e Sicurezza delle cure – Governo Clinico, Qualità e Sicurezza delle cure – “Sicurezza dei Pazienti e Gestione del Rischio Clinico: Manuale per la formazione degli operatori sanitari”, http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_640_allegato.pdf

[5] Choi WH and Cho J: “Evolving Clinical cancer radiotherapy: concerns regarding normal tissue protection and quality assur-ance”, J Korean Med Sci 2016 feb: 31 (suppl):s75-s87

[6] Villari et al.: “Diagnostica per Immagini, Medicina Nucleare e Radioterapia”, Piccin Nuova Libraria S.p.A., 2011, Padova

[7] Pobbiati C.: “Verifica del Set-up nel paziente affetto da carcinoma prostatico mediante CBCT: variabilità inter-observer”, Tesi di Laurea Università degli studi di Milano – relatore: Dott.ssa Barbara Alicja Jereczek – aa 2010/2011

[8] Autori Vari: “La Gestione del Rischio Clinico nella Moderna Radioterapia”, Supplemento a UROTIME Vol. XXIII, n. 1/2011, CIC Edizioni Internazionali

[9] W.H.O. “Quality Assurance in Radiotherapy”. 1998

[10] www.roseis.estro.org/rosis-educational

[11] Regione Emilia Romagna - Agenzia Sanitaria Regionale – “Fmea-Fmeca: Analisi dei Modi di Errore/Guasto e dei loro effetti nelle Organizzazioni Sanitarie” – Sussidi per la gestione del rischio 1, Dossier 75–2002

[12] Shuller BW, Burns A, Ceilley EA, et al.: “Failure Mode and Effects Analysis: a community practice perspective”, J. Appl. Clin. Med. Phys. 2017; 18:6:258-267

[13] Yuanguang XU A, Bhatnagar J, Bednarz G, et al.: “Failure Mode and Effects Analysis (FMEA) for Gamma Knife Radiosurgery”, J. Appl. Clin. Med. Phys 2017; 18:6:152-168

[14] Tonigan Faught J, Balter A, Johnson L, et al.: “An FMEA evaluation of intensity modulated radiation therapy dose delivery failures at tolerance criteria levels”, Med. Phys. 2017; 44:5575-5583

[15] Frewen H, Brown E, Jenkins M, O’Donovan A: “Failure Mode and Effects Analysis in a paperless radiotherapy department”, Journal of Medical Imaging and Radiation Oncology 2018; 62:707-715

[16] Veronese I, De Martin E, Martinotti AS, et al.: “Multi-Institutional application of Failure Mode and Effects Analysis (FMEA) to Cyberknife Stereotatctic Body Radiation Therapy (SBRT)”, Rad. Oncology 2015; 10:132

[17] Autori Vari: “Approccio prospettico alla sicurezza del paziente nella moderna RT”, Report AIFM N°8 2012 – a cura del Grup-po di Lavoro: Approccio prospettico per rischio incidenti in nuove tecnologie RT

[18] Farina M, Pineider C: “La gestione del rischio clinico – L’applicazione della Failure Mode and Effect Analysis (FMEA) per la riduzione del rischio clinico in Radioterapia Oncologica”, EmmEffe S.r.l., Milano, 2010 (con il patrocinio di: Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica)

[19] Ministero della Salute - “Risk Management in Sanità: il problema degli errori”. Commissione tecnica sul Rischio Clinico (DM 5 marzo 2003), Roma marzo 2004
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_583_allegato.pdf

[20] Iemmi M, Mecugni D, Vezzani E, Amaducci G: “Il Primary Nursing un modello applicato, cronaca di un’esperienza di implemen-tazione in due Strutture Complesse ospedaliere” Rivista L’Infermiere 2017; 5:38-43. http://www.fnopi.it/ecm/rivista-linfermiere/rivista-linfermiere-page-41-articolo-492.htm