DigitAgile: l'ufficio nel dispositivo mobile. Opportunità e rischi per lavoratori e aziende

  • Roberto Albano
  • Sonia Bertolini
  • Ylenia Curzi
  • Tommaso Maria Fabbri
  • Tania Parisi

Abstract

Il paper si concentra sul lavoro caratterizzato dall'uso intensivo di tecnologie digitali e da un accentuato disembedding spazio-temporale dall’organizzazione formale per cui è prestato. Il cosiddetto smartworking, che è tradotto in italiano come “Lavoro agile” (perlomeno nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato) è oggi presentato come nuova frontiera del lavoro organizzato, sia da chi tale cambiamento lo auspica in maniera entusiastica, sia da chi invece vede perlopiù conseguenze nefaste.

Di fronte a una ennesima sfida tra “integrati” e “apocalittici”, una prospettiva critica e analitica deve essere in grado, prima ancora che proporre previsioni, di mettere a tema correttamente alcune questioni cruciali. Principali argomenti di riflessione accurata, benché non esaustivi, ci paiono essere:

- l’autonomia organizzativa, la discrezionalità e il controllo nella regolazione del lavoro;

- la (ri)costruzione del collettivo di lavoro e l’identità collettiva e professionale;

- la configurazione quali-quantitativa dell’occupazione e la produttività individuale e aziendale;

- la conciliazione tra vita lavorativa ed extra-lavorativa.

Dopo un’analisi della diffusione del fenomeno a livello internazionale e nazionale, il paper passa ad affrontare tali questioni attraverso una meta analisi delle ricerche qualitative e quantitative sullo smartworking. Ne emerge un quadro di potenzialità ma anche di rischi per lo sviluppo di nuove competenze e la loro circolazione, di buone pratiche organizzative e produttività, di reti organizzative innovative e per la conciliazione tra tempo di lavoro e tempo di riposo.

Keywords: smart-working, lavoro agile, autonomia organizzativa, coworking, identità professionale, conciliazione lavoro-famiglia

Pubblicato
2017-06-12
Fascicolo
Sezione
Articoli