Fattori di rischio occupazionale nell’insorgenza di disturbi vocali negli insegnanti

  • Martina Spadone Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro – Consulente aziendale

Abstract

Un terzo della forza lavoro svolge attività professionali in cui la voce è lo strumento principale. La comparsa di disturbi e sintomi di affaticamento vocale tra gli insegnanti è significativamente superiore rispetto alle altre professioni e comporta lunghi periodi di assenza da lavoro, la necessità di interventi riabilitativi, eventuali interventi chirurgici, con conseguenze non soltanto economiche, ma anche professionali, personali e psicoemotive.
Lo scopo di questo studio è stato valutare la percezione soggettiva dell’handicap vocale in un campione di 135 insegnanti, suddivisi in modo omogeneo tra docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di
primo grado, evidenziare tra questi i soggetti maggiormente a rischio e individuare le azioni preventive da intraprendere. A tale scopo è stato utilizzato un questionario validato quale il Voice Handicap Index (VHI),
composto di 30 domande che esplorano i seguenti item: I) impatto delle problematiche vocali sulle normali attività quotidiane; II) impatto psicologico; III) percezione delle caratteristiche dell’emissione vocale.
Il campione esaminato, composto principalmente da donne (91%), si colloca prevalentemente nella fascia con percezione lieve dell’handicap vocale 83%, con un 6% con percezione di alterazione moderata e un 11%
con percezione di assenza di alterazioni.
I casi di percezione moderata sono stati riscontrati principalmente fra le docenti della scuola dell’infanzia e tra i docenti della scuola secondaria di primo grado, di età compresa tra i 46 e i 64 anni e con più di 20 anni di
insegnamento, caratterizzati da un carico vocale che varia dalle 18 alle 26 ore settimanali, prevalentemente non fumatori che riferiscono un consumo saltuario di alcolici.
Riteniamo che il questionario VHI possa rappresentare uno strumento utile al docente per riconoscere e individuare precocemente i disturbi vocali e modificare di conseguenza i comportamenti errati che ne favoriscono l’insorgenza e la cronicizzazione; questo comporta anche che gli insegnanti ricevano una formazione adeguata attraverso l’educazione e l’igiene vocale, che permetta loro di prendere coscienza del problema e adottare comportamenti e tecniche vocali corrette per evitare di ledere l’apparato fonatorio.
Pubblicato
2018-05-04
Fascicolo
Sezione
Articoli