La Valutazione della Movimentazione Manuale dei Pazienti tra Metodo MAPO e Job Analysis

  • Giulia Ricciardi Tecnico della prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

Abstract

In Italia l’invecchiamento della popolazione lavorativa (il cosiddetto fenomeno dell’ageing) nel settore ospedaliero comporta conseguenze importanti in termini organizzativi e gestionali, in quanto alcune attività previste dalle mansioni degli operatori sanitari, nella fattispecie la movimentazione manuale dei pazienti possono portare all’insorgenza di disturbi muscoloscheletrici (che aumentano tipicamente con l’età), tra cui in particolare il Low Back Pain (LBP). Questi disturbi a loro volta possono portare al riconoscimento da parte della figura del medico competente dell’inidoneità allo svolgimento di alcune mansioni. L’incremento delle inidoneità e prescrizioni degli operatori sanitari, ha spinto il Servizio di Prevenzione e Protezione di un noto complesso ospedaliero piemontese a ricercare, in via sperimentale, una soluzione che ponesse come punto di partenza l’individuazione dell’indice di rischio dei reparti attraverso metodi standardizzati quali il MAPO e come obiettivo la cosiddetta Job Analysis. Ciò che è necessario considerare quindi, è che l’inidoneità alla mansione non permette di discriminare alcuni compiti che in realtà possono essere svolti dall’operatore sanitario, in quanto alcuni di essi non comportano un sovraccarico biomeccanico tale da costituire un rischio per il lavoratore che soffre di LBP o patologie muscoloscheletriche in generale

Il giudizio di inidoneità non ha lo scopo di discriminare il lavoratore malato dal sano, ma di collocare la risorsa in un contesto dove i compiti svolti non pregiudichino lo stato di salute, garantendo al contempo la tutela della professionalità.

Le fasi sperimentali hanno previsto:

  • La scelta dei reparti maggiormente soggetti alla movimentazione dei pazienti, in accordo con le disponibilità di ciascun caporeparto. Il differente numero di reparti valutati è causato dalla futura programmazione delle valutazioni dei restanti reparti.

  • L’applicazione di un metodo standard, il MAPO, considerando la figura dell’OSS, in alcuni reparti di differenti presidi ospedalieri.

  • La valutazione di un compito svolto da un OSS attraverso l’impiego di un software applicativo basato sulla Job Analysis.

  • L’analisi dei benefici di un differente metodo di valutazione.

    Ciò che ha agevolato lo studio è stata la conoscenza dei metodi di valutazione: la lettura dei manuali e/o riferimenti normativi hanno chiarito e reso più semplice l’applicazione dei metodi e la conseguente interpretazione critica dei risultati. A seconda delle disponibilità dei capisala sono stati effettuati i sopralluoghi ed i colloqui per reperire le informazioni necessarie per la compilazione delle schede dati di rilevazione.

Pubblicato
2019-05-28
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Sezione
Articoli