“This Harmony In T’humane Fabricke Steales”: Corpo, musica, linguaggio nell’emblematica europea

  • Daniele Borgogni Università degli Studi di Torino

Abstract

Il saggio discute le modalità con le quali la testualità emblematica, con la sua contaminazione di arti e linguaggi, diviene progressivamente un costrutto culturale funzionale a “ri-creare” il lettore. Partendo dalla prima raccolta di emblemi (Alciato, 1531), l’articolo esamina in prospettiva comparatistica emblemi di varie nazioni nell’Europa della prima età moderna, per mettere in luce come le crescenti tensioni legate alla raffigurazione e alla costruzione del corpo nei suoi rapporti con il linguaggio e la musica trasformino queste composizioni in pratiche di interpellazione dell’individuo.

“This Harmony In T’humane Fabricke Steales”: Body, Music, Language in the European Emblematics
The article deals with the ways in which emblematics, with its inherent tendency to mix arts and languages, progressively becomes a cultural construct for the re-creation of the reader. Using a comparative approach, the article analyses various emblems from several nations in early modern Europe (starting from Alciato’s seminal collection, 1531), in order to highlight the increasing tensions connected to the representation and construction of the body in its relations with language and music, and the consequent transformation of emblematics into a surreptitious practice for the interpellation of the individual.

Biografia autore

Daniele Borgogni, Università degli Studi di Torino
Pubblicato
2013-07-03
Come citare
Borgogni, D. (2013). “This Harmony In T’humane Fabricke Steales”: Corpo, musica, linguaggio nell’emblematica europea. Gli Spazi Della Musica, 2(1). Recuperato da https://ojs.unito.it/index.php/spazidellamusica/article/view/405
Sezione
Variazioni