Questioni semiotiche di enunciazione tra musica e cinema. Con un’analisi da Shiva Baby

  • Andrea Valle Università degli Studi di Torino

Abstract

Tra i diversi sguardi teorici possibili, il film può essere assunto come oggetto testuale audiovisivo. La conseguenza semiotica è che un film va inteso come discorso, cioè risultato di un processo di enunciazione che ne configura il senso, o i sensi. L'idea stessa di configurazione implica un lavoro di coordinamento complessivo di componenti eterogenee: immagine in movimento e suono. Se dunque certamente la musica al cinema può essere affrontata nella sua specificità, in una prospettiva semiotica legata all'enunciazione essa è  integrata con tutti gli altri elementi audiovisivi. Così, non solo udibile e visibile giocano la stessa partita, ma la distinzione – pertinente nel contesto produttivo – tra voce, musica e sound design non ha particolare rilevanza se non assume valore all'interno delle dinamiche enunciative.

Il contributo si propone di discutere questo assunto anche attraverso la discussione di alcuni esempi.

Pubblicato
2023-06-01
Come citare
Valle, A. (2023). Questioni semiotiche di enunciazione tra musica e cinema. Con un’analisi da Shiva Baby. Gli Spazi Della Musica, 10(1), 20-34. Recuperato da https://ojs.unito.it/index.php/spazidellamusica/article/view/7682

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