Paesaggi sonori, o meglio mondi emotivi. Che cosa fa il sound design

Abstract

Sia nell’immagine sia nel suono il cinema standard è costruzione di una rappresentazione di un mondo verosimile. Con questo scopo e disponendo di tutti i tipi possibili di materiale sonoro, il sound designer applica un insieme specifico di competenze e capacità: intelligenza del suono; memoria sonora personale; memoria sonora storico-stilistica; memoria personale delle esperienze relative ai suoni; immaginazione timbrico-articolativa; capacità di serendipità; apertura a esperienze estetiche nei confronti della realtà; intuizione; empatia proiettiva; evocazione della completezza mediante l’incompleto; esagerazione iper-realistica.

Soundscapes, or Rather Emotional Worlds. What Sound Design Does
Both in image and in sound, standard cinema is construction of a representation of a seemingly-true world. With this purpose and having at disposal all the possible types of sound material, the sound designer applies a specific set of competences and skills: intelligence of sound; personal sound memory; historical-stylistic sound memory; personal memory of the experiences with sounds; timbral-articulative imagination; capacity for serendipity; openness to aesthetic experiences towards reality; intuition; projective empathy; evocation of completeness by the incomplete; hyper-realistic exaggeration.

Biografia autore

Stefano Lombardi Vallauri, Università IULM - Milano

Dipartimento di Arti e media. Ricercatore t.d. senior.

Pubblicato
2017-07-28
Come citare
Lombardi Vallauri, S. (2017). Paesaggi sonori, o meglio mondi emotivi. Che cosa fa il sound design. Gli Spazi Della Musica, 6(1). Recuperato da https://ojs.unito.it/index.php/spazidellamusica/article/view/2012
Sezione
Ricercari