«La plus grande audace à notre époque: être simple». Simplicity, Subversion and Intimations of the Surreal in Francis Poulenc’s Early Collaborations with Jean Cocteau

  • Jeremy Cox
Parole chiave: semplicità, surrealismo, dadaismo, Poulenc, Cocardes

Abstract

This article discusses the concept of simplicity in Cocardes and other early works by Poulenc created in collaboration with Jean Cocteau. Drawing together strands ranging chronologically and stylistically from the ballet Parade through Cocteau’s championing of Satie’s music in Le coq et l’arlequin and the influence of Tzara and dadaism to the eventual parting of the ways between Dada and Surrealism, it suggests a complex and subversive role for simplicity in this context and finds traces of a dadaist and even a proto-surrealist spirit in the way it is deployed in these compositions.

«La plus grande audace à notre époque: être simple». Semplicità, sovversione e accenni del surreale nelle prime collaborazioni di Francis Poulenc con Jean Cocteau
Questo articolo tratta il concetto di semplicità in Cocardes e in altri lavori giovanili di Poulenc creati in collaborazione con Jean Cocteau. Mettendo insieme elementi che vanno, cronologicamente e stilisticamente, dal balletto Parade, attraverso il sostegno di Cocteau alla musica di Satie in Le coq et l’arlequin e l’influenza di Tzara e del dadaismo, fino alla finale separazione delle strade di Dada e del Surrealismo, suggerisce un ruolo complesso e sovversivo della semplicità in questo contesto e trova tracce di uno spirito dadaista e persino proto-surrealista nel modo in cui esso è sviluppato in queste composizioni.

Biografia autore

Jeremy Cox
Pubblicato
2018-11-15
Come citare
Cox, J. (2018). «La plus grande audace à notre époque: être simple». Simplicity, Subversion and Intimations of the Surreal in Francis Poulenc’s Early Collaborations with Jean Cocteau. Gli Spazi Della Musica, 7. Recuperato da https://ojs.unito.it/index.php/spazidellamusica/article/view/2996